mercoledì 27 marzo 2013

Cometa C/2011 L4 Pan-STARRS

Il 2013 si può definire senza ombra di dubbio l'anno delle comete. Prima la Pan-STARSS poi a fine anno la più spettacolare ISON.

La cometa C/2011 L4 Pan-STARRS, soprannominata anche cometa di Pasqua, è un osso duro da fotografare.

E' stato possibile osservare la cometa prima nell'emisfero australe, poi in quello boreale per un lasso di tempo che va dagli inizi di marzo fino a metà aprile. Individuarla ad occhio nudo non è affatto facile, anche in presenza di un cielo con poco inquinato e privo di nuvole.

Senza fare tanti calcoli la Pan-STARRS è visibile di sera a ovest dove tramonta il sole.

Se in primo momento la cometa era piuttosto bassa all'orizzonte ma molto luminosa, col passare dei giorni si alza verso nord perdendo però luminosità mentre si allontana dal sistema solare.

Il fotografo Gabe Brammer ha immortalato la C/2011 L4 Pan-STARRS assieme alla cometa C/2012 F6 Lemmon e un asteroide in questa fantastica fotografia scattata nei pressi dell'osservatorio del Paranal.

Non ho assolutamente esperienza fotografia astronomica e notturna così, circa un mese fa, ho deciso di testare la Canon 5D3 e lo Zeiss Distagon 21mm. Arrivato in collina dietro Vecchiazzano ho posizionato il cavalletto e ho fatto una serie di scatti provando varie combinazioni di tempi, diaframmi e valori ISO.

Cielo stellato sopra le colline di Forlì - Canon 5D mark III e Zeiss Distagon 21mm, ISO 3200, f/ 2.8, 20 secondi, nessuna riduzione del rumore

Anche se il luogo non è l'ideale per le osservazioni astronomiche è impressionante vedere quante stelle, invisibili ad occhio nudo, vengono catturate dal sensore digitale della reflex.


Tornando alla Pan-STARRS, oltre alle già citate difficoltà di osservazione ci si è messo pure il brutto tempo a peggiorare le cose. Giovedì 21 marzo 2013 però il cielo ha mostrato una bella schiarita e così mi sono deciso: i giorni seguenti il meteo non prometteva nulla di buono, era praticamente l'unica occasione rimasta per osservarla.

Prima di tutto dovevo trovare un posto non a livello del mare per avere l'orizzonte più libero possibile. La scelta è ricaduta su Bertinoro, un piccolo comune a circa 15 chilometri da Forlì. Purtroppo uscendo tardi dal lavoro non ho avuto molte possibilità di spostarmi.

Presa la strada che da Bertinoro porta a Monte Maggio mi sono fermato sul ciglio della strada con visuale libera ad ovest, a circa 300 metri sul livello del mare. Appena sceso dalla macchina ho capito che sarebbe stata molto dura fotografare la cometa: l'inquinamento luminoso del circondario di Forlì è devastante!

Non avendo esperienze di astronomia mi sono affidato all'applicazione su iPhone Sky Safari per localizzare la cometa, invisibile ad occhio nudo. Impostata la reflex su cavalletto, ho utilizzato lo Zuiko OM 50mm 1.2 per avere un'angolo di campo abbastanza ampio da permettermi di focalizzare la Pan-STARRS.

Scatto una foto di prova, visualizzo l'immagine ingrandita nel display della fotocamera ed eccola lì, tenue, piccola ma la cometa c'è!

La cometa Pan-STARRS sopra il cielo di Forlì - Canon 5D mark III, Canon 24-105 L is, ISO 2500, f/ 4, 13 secondi

Per fotografarla ho utilizzato il Canon 24-105 L is zoomando sul punto in cui era presente la cometa. Non è l'obiettivo più appropriato per fare foto astronomiche ma quella sera non avevo com me molte lenti.

Il risultato è senza dubbio migliorabile ma, essendo la mia prima cometa, sono già contento così. Adesso non mi resta che studiare una bella location per fotografare a fine anno la cometa ISON.

Alessio Di Leo | www.alessiodileo.com

lunedì 11 marzo 2013

Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE - Sfocato e resistenza ai flare

Dopo qualche mese di utilizzo dello Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE (attacco Canon) ho avuto modo di verificare le strepitose perfomance di questo obiettivo grandangolare.

Lo sfocato (bokeh) è sempre molto gradevole: il famoso effetto 3D degli Zeiss è dovuto al mantenimento di un elevato livello di contrasto e nitidezza anche nelle zone fuori fuoco. La qualità impressionante è merito, oltre che della bontà dello schema ottico e dei materiali utilizzati, del diaframma a 9 lamelle.

La maggiore sfocatura si ottiene con una grande apertura del diaframma, la messa a fuco più vicina possibile e sfondo lontano. Il soggetto viene isolato in maniera eccellente nonostante la lunghezza focale estremamente corta.

Anche se lo sfocato non è la prima cosa di cui si tiene conto nell'acquisto di un grandangolare, la qualità del bokeh Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE è ben visibile da questi pochi esempi:

Kastellett Copenaghen -  Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 2000, f/ 2.8, 1/100 sec
Interno del Christiansborg Palace Copenaghen - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 3200, f/ 2.8, 1/80 sec.


Valli di Ostellato - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 250, f/ 2.8, 1/8000 sec.

Campigna - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 400, f/ 3.5, 1/400 sec.


Lo Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE è una lente splendida, nitida e contrastata fino ai bordi. La resistenza ai flare è piuttosto elevata, mantenendo un notevole contrasto anche nel controluce.

Purtroppo però con una lente frontale così grande, nei controluce estremi posizionando il sole all'interno del fotogramma, soffre di un'immagine fantasma del diaframma. Il più delle volte l'effetto è così marcato da rendere totalmente inutilizzabile l'immagine.

Valli di Ostellato - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 50, f/ 22, 1/80 sec.


Sentiero che da Coredo porta a San Romedio - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 100, f/ 22, 1/15 sec.

Bressanone - Canon 5D mark III,  Zeiss Distagon T* 21mm f/2.8 ZE,  ISO 100, f/ 22, 1/50 sec.

Alessio Di Leo - www.alessiodileo.com