venerdì 18 gennaio 2008

Roost di gufi

Durante il periodo invernale girovagando per la campagna, capita spesso che delle colonie di gufi si riuniscano all’interno della chioma di un’albero in un “roost”, anche se ad un’occhio distratto possono passare del tutto inosservati. Esattamente un roost è un dormitorio diurno dove i gufi si riuniscono per riposare, in attesa della caccia notturna. Di solito in un “roost” sono presenti contemporaneamente molti esemplari per molteplici motivi: il numero elevato di individui fornisce protezione contro eventuali predatori (si pensi ad esempio l’ammassarsi delle sardine in un banco compatto contro uno squalo) oppure la vicinanza dei corpi fornisce calore supplementare durante le fredde giornate invernali (tecnica adottata dai pinguini imperatore per sopravvivere al gelo polare).



Il giorno del ritrovamento del roost, il tempo non era purtroppo dei migliori: un cielo grigio piombo senza luce e che minacciava pioggia (che è arrivata da li a poco). Per fortura la reflex Canon 30D supporta benissimo la gestione del disturbo ad alti iso: mi sono spinto fino a iso 640 per avere tempi di scatto attorno al 1/60 e 1/80 di sec. che con il 100-400 alla massima focale sono ridicoli per utilizzare l'ottica a mano libera. Ma con un pò d'esperienza si porta a casa ugualmente qualche scatto ...





I gufi scelgono il punto in cui fare roost secondo esigenze ben precise: dev’essere un posto tranquillo e riparato dove poter riposare e nelle zone attorno il cibo non deve scarseggiare.



Questi siamo io (a sinistra) e mio fratello Nicola (foto Andrea Gardini)

Sono tornato il giorno dopo e per fortuna qualche timido raggio di sole sbucava dal grigiume: così iso a 320 e tempi di scatto più umani, circa 1/160 sec.





Per questi motivi è importantissimo non disturbarli: durante il roost sono più confidenti e tolleranti ed è un buon momento per riuscire ad osservarli e portare a casa qualche buona foto. Ma al minimo segno di disturbo o insofferenza da parte degli animali dobbiamo lasciar perdere; se vengono spaventati o ritengono che siamo una minaccia per loro, abbandoneranno il sito e di conseguenza dovranno cercarne uno nuovo con gli stessi requisiti di quello vecchio, cosa per altro non facile.

lunedì 14 gennaio 2008

Pettirossi

Quando in città arrivano i pettirossi vuol dire che nel nord Europa è arrivato il freddo: arrivano da noi dove le temperature sono più miti e riescono a trovare più facilmente il cibo. E' facile osservarli nei parchi, se poi lasciamo anche qualche briciola di pane gli faremo sicuramente un dono gradito!







Sono abbastanza confidenti: si lasciano avvicinare a pochi metri mentre sono sui rami che osservano o a terra alla ricerca di cibo.